Voleva a prenderlo a schiaffi e poi baciarlo, cazzo! Aveva tentato di convincersi che desiderasse fare solo la prima cosa, ma la verità è che bramava molto di più sentire di nuovo la consistenza delle sue labbra e la sensazione delle sue mani sulla sua pelle.
Merda! Gli era andata dietro gridandogli addosso di tutto, sentendosi rispondere a tono. "
Ah quindi sarei io quella che non capisce niente, eh? Ma ti sei visto tu, piuttosto? Sei qui che mi fai una scenata per Dio solo sa cosa! Manco fossi geloso, cosa che so benissimo che tu non potrai mai essere nei miei confronti!" si sarebbe morsa la lingua a quell'ammissione. Lo sguardo si era improvvisamente abbassato, le gote le si erano arrossate e sentiva gli occhi lucidi, improvvisamente incapaci di sopportare tutto quello. Purtroppo, la mazzata finale non era ancora arrivata.
CITAZIONE
"giusto, non sono affari miei! Io non esisto, vero?
Eccola!Tutte le sue parole le vennero rivoltate contro. Si sentiva affondare, andare a pezzi... come poteva essere così ottuso da non vedere che stava letteralmente morendo per lui, a causa della sua indifferenza che si trasformava in interesse soltanto quando lei era nuda. Persino l'incontro al bagno che aveva dato inizio alle loro continue ripicche l'una sull'altro era avvenuto quando lei era mezza nuda. Vaffanculo! A lui e a tutto! Rialzò lo sguardo sulla sua figura cercando di mantenersi calma e soprattutto di ignorare gli occhi che le pungevano di lacrime represse. "
Vedi?" disse con tono tranquillo, arreso. "
Sei un cretino. Non capisci niente" replicò rientrandosene nel cinema, prendendo immediatamente posto in sala. Voleva starsene un po' da sola, non pensare a niente che non fossero le chiacchiere di Diane, ma ovviamente le cose non vanno mai come ci si augura! Michael colse immediatamente l'occasione al volo per sedersi di fianco alla mora, lasciando quindi lei in compagnia di Thompson, fortunatamente silenzioso. Peccato che la sua sola vicinanza le mandasse il cuore a mille... avrebbe voluto appoggiare la testa sulla sua spalla, ma il suo stupidissimo orgoglio glielo impediva e la tratteneva lì, nella classica posizione della
scopa in culo a guardare un film che si stava rivelando una cagata sempre maggiore ad ogni nuovo fotogramma. Fortunatamente il secondo tempo arrivò a salvarla prima del previsto. Il primo a scattare fu Nathan, ma lei fece lo stesso raccattando tutte le sue cose. Pronta a svignarsela. "
Lili! Dove vai?" "
Vado a fumarmi una sigaretta, Diane! Tranquilla!" la rassicurò avvicinandosi per sussurrarle qualcosa all'orecchio. "
Ma a te non piace Thompson?" l'altra annuì un po' impacciata, scoccando poi un'occhiata verso Michael. "
Sì, credo... insomma, non mi ha dato molta attenzione stasera... invece lui..." Il ragazzo sembrava vicino a raggiungere la sua meta, lei era solo d'intralcio. Scoccò all'amica un bacio sulla guancia consigliandole di darci dentro con ben altro, tanto il film era una stronzata! Quella la spedì via ridendo, ma capì comunque che Lili non sarebbe tornata e visto come si stavano svolgendo le cose non se la sentiva nemmeno di fermarla... almeno non per farla restare. Le bloccò infatti un braccio tirandosela addosso. "
Ti piace Nathan, vero?" prima che l'altra le potesse mentire ancora però le posò un dito sulle labbra scarlatte di rossetto. "
Piantala di negarlo, Lili! Si vede! Così come non è passato inosservato il fatto che non riuscisse a toglierti gli occhi di dosso, stasera. Per me va bene, davvero" la rassicurò annuendo. Nonostante si sentisse leggera e felice e l'abbracciò con impeto, negò tutto ancora una volta, uscendo poi a sua volta dal cinema. Thompson era ancora lì, la consueta sigaretta incastonata fra le labbra. Non che avesse particolarmente voglia di parlare con lui, ma sapere che quell'insulsa della sua migliore amica, in fin dei conti le voleva davvero un bene dell'anima sebbene non l'avrebbe mai ammesso, non se la sarebbe presa per una loro possibile e futura storia l'aveva un momento calmata. "
Fine primo tempo. Palla al centro. Me la offri una paglia?" chiese avvicinandosi a lui, sorridendo. "
Il film era una bella merda... ma non credo che quei due lo guarderanno ancora a lungo..." tentare di parlare era stupido ed infruttuoso. Voleva soltanto andarsene a casa. Quel nuovo diverbio con Nathan l'aveva abbattuta più di quanto desse a vedere... anche se c'era ben più di un punto che non le era chiaro... però forse un tentativo poteva farlo... uno solo, magari anche piccolo. "
Io... cioè... tu... tu esisti per me, ok?" disse prendendo un nuovo respiro. "
So che ti ho detto di fingere che io non sia nessuno, ma non riesco a fare lo stesso, ok?" confessò infine tenendo tuttavia lo sguardo fisso sulla punta delle proprie scarpe. Aveva già mandato un messaggio a suo zio chiedendogli di venirla a riprendere, ma quello non aveva risposto. Possibile che Kevin gli si fosse finalmente concesso proprio ora che lei aveva bisogno di lui?
Porca miseria! Sospirò di nuovo, stringendosi meglio sul petto il giubbotto di pelle che aveva abbinato al vestito dello stesso materiale. "
Senti, lo so... probabilmente ti sembro solo una povera deficiente confusa che parla a vanvera... vorrei fosse così, però... però niente... vado a casa" disse cominciando ad avviarsi verso la sua abitazione. Lo stomaco che prima le si era chiuso impedendole di mangiare anche uno solo dei pop corn che si era guadagnata flirtando, si era appena sbloccato e aveva cominciato a brontolare insistente.
Fanculo! Casa sua era pure a circa un km da lì e l'unico pub aperto a quell'ora era nella zona meno sicura!
Merda!Edited by »Donnie - 5/2/2012, 00:58