In un certo senso aveva sbagliato quasi del tutto a giudicarla. MaryLi Winchester era si un pò arrogante, di certo fastidiosa quando ci si metteva, ma era anche molto insicura. Era una gran bella ragazza, i capelli rossi, quegli occhi da gatta, non era certamente brutta, quando lo aveva bloccato in bagno aveva fatto davvero fatica a controllarsi, ma, come le aveva detto, non era uno stupratore.
Anche se spalancò gli occhi quando gli confessò che non le sarebbe dispiaciuto se avesse continuato. sbattè le palpebre, continuando a fissarla, quasi fosse sicuro di trovarsi di fronte ad un miraggio e non alla vera MaryLi Winchester che di solito lo insultava. certo che era stano...
Fino al giorno prima si erano dati battaglia sia verbalmente che fisicamente, invece in quel momento stavano andando tranquillamente in giro insieme, lei era addirittura arrossita confessandogli qualcosa di simile, doveva per forza esserci qualcosa che non andava! Sorrise appena quando gli disse che era carino, scompigliandosi i capelli con una mano.
"Bhe, grazie..."Mormorò, prendendo al volo la palla quando si trattò di cambiare argomento, prima dicendole che sarebbero andati a piedi e poi tirando in mezzo suo fratello, dalle sue parole si vedeva bene che voleva bene ad Alien, nonostante, la ragazza glielo stava ampiamente confermando, il biondino non era di certo un mezzo demone comune. in un certo senso poteva capirlo, il non sentirsi mai adeguati, il non capire il perché non si riuscisse ad essere accettati dalla propria famiglia, il sentirsi prendere in giro, denigrati propri dai membri di essa.
"In un certo senso ora mi è più chiaro tutto."Affermò, sorridendo appena. Lui stesso non era visto di buon occhio ne dagli angeli, in quanto figlio di una lurida umana, come aveva sentito chiamare sua madre quando era piccolo, ne dagli umani, quando capivano che fondamentalmente lui era diverso da loro, anche se probabilmente non riuscivano a comprendere dove stava la differenza. Ne carne ne pesce, una situazione in cui si trovava anche la ragazza al suo fianco, ma era peggio quando non si avevano poteri per dimostrare di avere almeno un pizzico di quel sangue che veniva rinnegato dagli altri.
"Non deve essere facile sentirsi non accettati anche solamente da un membro della famiglia, però si capisce che gli vuoi molto bene. Così come sono sicuro che gliene vogliano i vostri genitori."Sorrise appena, lanciandole un occhiata, mordicchiandosi appena un labbro.
"Deve essere bello avere una famiglia così unita, sei fortunata."Non c'era nessun tono maligno in quelle parole, era una pura e semplice constatazione, sperava che lo capisse. Sarebbe stato da stupidi non dire che un pò era geloso quando vedeva quelle famiglie unite, certo, avevano anche loro i propri battibecchi ed i propri problemi, ma erano uniti, era qualcosa che lui non aveva mai avuto, non aveva mai avuto una famiglia come si doveva, una di quelle che in qualsiasi caso, anche se si aveva avuto da ridire, erano sempre lì. Non aveva mai incolpato sua madre per come stava, per quello che aveva fatto, quello che incolpava davvero era suo padre, quel maledetto bastardo che aveva preso quello che voleva senza fregarsene delle conseguenze.
Tirò fuori il pacchetto di sigarette, infilandosene una in bocca ed accendendosela, porgendola alla ragazza.
"Vuoi?"Le sorrise ancora, come se quei pensieri non gli fossero mai comparsi nella mente, fermandosi davanti alla vetrina di quella gioielleria che aveva puntato da quando avevano messo in vetrina la spilla. Gliela indicò, era una bella spilla, il fiore preferito di sua madre magistralmente intagliato nell'argento, il prezzo era si alto ma poteva permetterselo, aveva risparmiato abbastanza.
"è quella, ti dirò... sono un pò in dubbio se comprarla a mia madre o meno, da una parte so che le piacerebbe, dall'altra non sono affatto sicuro sia così."Aveva paura che a sua madre, la persona da sempre più importante nella sua vita, non volesse la spilla, quando era lucida non voleva che spendesse troppo, era sempre così, ecco perché aveva bisogno del suo parere.